Pitture e artisti |
IL GLOSSARIO D'ARTE è un utile strumento di
consultazione al servizio di tutti gli amanti dell'arte, per conoscere
meglio questo mondo delle meraviglie.
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LAND ART
Il termine Land Art o Arte Ecologica, fu coniato in California da Gerry Schum nel 1969 per definire l'attività di un gruppo di artisti, fra cui Jan Dibbets, Richard Long, Barry Flanagan, Dennis Oppenheim, Walter De Maria, Christo Javacheff ed altri. Il termine Land Art è ancora oggi utilizzato per opere d'arte realizzate tramite interventi sul paesaggio naturale, ovvero senza compiere alterazioni permanenti dello stesso. Per questo motivo le opere della Land Art" non sono in alcun modo protette, ma semplicemente poste nel paesaggio in modo che la natura, facendo il suo corso, poco per volta le "degradi". Facendo Land Art, l'artista non espone dunque nelle gallerie o nei musei, ma interviene direttamente in grandi spazi naturali. Le tele dell'artista aderente alla Land Art sono ad esempio, distese desertiche o pianure ricoperte di neve o grandi praterie. Le opere prodotte con la Land Art, sono dunque a carattere effimero e spesso possono essere apprezzate solo attraverso una documentazione fotografica, ma quello che interessa all'artista aderente alla Land Art è soprattutto il gesto della creazione
LIBERTY
In Italia l'Art Nouveau viene comunemente indicata con il termine stile floreale o Liberty, facendo riferimento al nome dell'inglese Arthur Liberty, il quale ...
LITOGRAFIA
Dal greco litos, pietra e grafein, scrivere. Procedimento di stampa con
matrice piana. Nel 1797 Aloïs Senefelder mise a punto un sistema basato
sul principio d'incompatibilità dell'acqua rispetto ai grassi. Dunque nel
procedimento Litografico l'artista disegna sulla pietra
litografica
(matrice), ovvero su pietra calcarea a grana più o meno fine, ma sempre
molto regolare. Per il disegno ci si avvale di matite o gessetti a
inchiostro grasso o del pennello intriso di inchiostro litografico (sempre
grasso). L'artista, eseguita l'opera, la passa allo stampatore litografo
che la spennellerà con il mordente (soluzione di gomma arabica, acqua e
acido nitrico). Successivamente lo stampatore passerà ad inchiostrare
mediante l'ausilio di un rullo la lastra e dunque l'inchiostro che è
grasso, verrà respinto dalle zone bagnate dal mordente e aderirà solo a
quelle segnate dalla matita litografica. Fatto questo, la pietra (matrice)
sarà pronta per il torchio, ovvero per la prima stampa.
Con il termine cromolitografia, si intende la litografia a colori. In tale procedimento la tecnica e i
principi rimangono gli stessi della litografia, semplicemente l'artista
dovrà disegnare più matrici e ciascuna verrà inchiostrata con un colore
diverso.
LUMINISMO
Termine della critica d'arte che designa una tecnica pittorica affermatasi alla fine del XVI secolo. Il luminismo si fonda su un impiego rigorosamente delineato della luce. A differenza del chiaroscuro, nel luminismo il soggetto immerso nell'ombra viene illuminato da una sorgente ben definita, creando un forte contrasto di luci ed ombre. Alla fine del Cinquecento la differenza tra "chiaroscuro" e "luce ed ombra" aveva già un preciso significato, in quanto il "chiaroscuro", di creazione fiorentina, traeva la sua origine dalle gradazioni del bianco e del nero, che non sono e non erano ritenuti colori, mentre la "luce ed ombra", di creazione veneziana, si attuava nel contrasto dei colori, ad esempio del giallo (luce) e dell'azzurro (ombra). Sarà dunque il Caravaggio a rappresentare in Italia l'inizio della pittura luministica. Il luminismo del Caravaggio, ottenuto da un gioco di luci che movimenta il dipinto, sintetizza in pochi elementi tutta l'umanità dell'arte Caravaggesca, tanto che si ispireranno poi, non solo i caravaggeschi dichiarati, ma i più grandi esponenti della successiva pittura europea, da Vermeer a Rubens, da Rembrandt allo Spagnoletto. E indubbiamente, Rembrandt è uno dei grandi maestri del luminismo in campo europeo. Per Rembrandt la luce è protagonista; é la luce con le sue ombre che determina la costruzione del dipinto rivelandone l'interiorità. Nelle opere dell'artista olandese, si realizza una perfetta coincidenza di luce e materia, tanto che nei punti fortemente illuminati Rembrandt carica la pennellata e sfruttando la rifrazione della luce sui segni delle sue stesse pennellate, ottiene effetti quasi tridimensionali.