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Pittura a secco, Plein Air, Pop Art, Primitivismo, Prospettiva, Purismo

Glossario d'Arte: Pittura a secco, Plein Air, Pop Art, Primitivismo, Prospettiva, Purismo

Glossario d'arte
IL GLOSSARIO D'ARTE è un utile strumento di consultazione al servizio di tutti gli amanti  dell'arte, per conoscere meglio questo mondo delle meraviglie.

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PITTURA A SECCO

La pittura a secco è la pittura più comune usata oggi su una parete, è eseguita su intonaco asciutto (ovvero secco) e non fresco (ovvero steso da poco tempo e dunque ancora da seccare). La pittura a secco è oggi eseguita con diversi tipi di colore, tempere, acrilici, colori a olio, ecc., mentre nel passato venivano usati, carbone e argille mescolate a grasso animale. La differenza principale tra una pittura a secco e una su intonaco fresco (affresco) è che la prima è più facile, può essere corretta, ha colori brillanti, ma si usura facilmente poiché il colore rimane sulla superficie dell'intonaco. La seconda richiede più sicurezza di esecuzione e mantiene più a lungo i colori, essendo questi penetrati anche all'interno dell'intonaco.

PLEIN AIR

Il termine "En plein air" è un'espressione in lingua francese che significa "all'aria aperta". Il termine se usato in pittura è sinonimo di una tecnica pittorica eseguita senza eseguire sul supporto un disegno preparatorio o uno studio delle forme, ma che esalta e valorizza gli effetti della luce sul paesaggio. In pratica è una pittura più di "getto" adatta appunto per essere eseguita fuori dallo studio, all'aria aperta. Ad applicare questa tecnica furono i pittori romantici inglesi, i macchiaioli italiani, i paesaggisti della scuola di Barbizon o di Fontainebleau e gli impressionisti.

POP ART

Il termine Pop Art è nato intorno al 1955 in Inghilterra dall’Independent Group come abbreviazione di popular art (arte popolare) ed è stato utilizzato negli anni Sessanta per indicare l'indirizzo artistico di alcuni pittori soprattutto degli U.S.A. Il termine "popolare" deve essere inteso non come arte del popolo o per il popolo, ma come arte prodotta in serie. Gli artisti pop rivalutano quindi gli oggetti della vita quotidiana (la scatola di fagioli Campbell's, un fumetto, il manifesto, ecc) che vengono estratti dalla loro principale funzione per diventare immagine artistica. Questi i principali artisti: Black, Dine, Hamilton, Hockney, Johns, Jones, Kitaj, Lichtenstein, Oldenburg, Rauschenberg, Rosenquist, Segal, Thiebaud, Warhol, Wesselmann

PRIMITIVISMO

Nella pittura, per primitivismo o arcaismo, si intende la generale tendenza di un artista ad ispirarsi all’arte dei popoli primitivi e a rappresentare bisogni primordiali.
Modigliani e Picasso sono stati anche dei primitivisti, Paul Klee e Giacometti quando si sono spinti alla riscoperta dell'arte antica dei Sumeri e degli Egiziani, sono stati certamente membri del primitivismo, ma in senso più lato ci sono stati artisti che si sono ispirati all’arte del trecento e del quattrocento, per rivendicare un recupero della tradizione.

PROSPETTIVA

All’architetto e scultore Filippo Brunelleschi (1377-1446) è attribuita la scoperta della prospettiva, poi teorizzata da Leon Battista Alberti nel De Pictura del 1436 e affermatasi con le opere di Piero della Francesca. La prospettiva è una tecnica figurativa che consente di rappresentare corpi tridimensionali su un piano, in modo che di essi si abbia la stessa immagine che si avrebbe con la visione diretta, ovvero un effetto di profondità. Si tratta di un procedimento ottico-geometrico attraverso il quale, definito un punto di vista, vengono rappresentati più grandi gli oggetti vicini e più piccoli quelli lontani.

PURISMO

Intorno al 1810 il neoclassicismo inizia a entrare in crisi e sempre più artisti iniziano a dubitare del principio del “bello ideale” spogliato dalle “imperfezioni”, per tornare a ripercorrere la “purezza” di artisti italiani come Cimabue, Beato Angelico e il primo Raffaello, proprio come già avveniva in ambito letterario, dove si riproponevano forme linguistiche pure ispirate al Trecento toscano. In questo clima viene pubblicato il manifesto artistico del Purismo, redatto a due mani dal pittore francese Amédée Ozenfant e dall'architetto e pittore svizzero Charles-Edouard Jeanneret (molto più conosciuto con lo pseudonimo di Le Corbusier) nel saggio "Après le Cubisme" del1918.
Il Purismo nasce come movimento pittorico, ma presto si estende al design ed all’architettura. Il principio guida dei puristi è depurare gli eccessi avanguardisti e decorativisti del Cubismo per avvicinarsi il più possibile alla rappresentazione pura di oggetti essenziali e di vita quotidiana. Principale interpreti del movimento furono Luigi Mussini, Tommaso Minardi, Alessandro Franchi, Antonio Ciserie, Cesare Maccari, Costantino Brumidi, Amos Cassioli,Giovanni De Min,Bartolomeo Pinelli e Giambattista Gigola.

Opere di Anna Maria Guarnieri