![]() Pitture e artisti |
IL GLOSSARIO D'ARTE è un utile strumento di
consultazione al servizio di tutti gli amanti dell'arte, per conoscere
meglio questo mondo delle meraviglie.
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NEOESPRESSIONISMO
Il termine Neoespressionismo, ovvero nuovo espressionismo, è un movimento
culturale che interessa Europa e USA alla fine del 1970, ed è caratterizzato dal
ritorno dell’Espressionismo e del recupero della figura, che viene però spesso
deformata dell'inquietudine.
I dipinti Neoespressionisti sono dunque caratterizzati
da un crudo e aggressivo impiego dei materiali (paglia, cocci rotti, ecc) e spesso
ritraggono soggetti violenti o inquietanti. L’immagine dei dipinti Neoespressionisti,
in alcuni casi è quasi perduta dal violento trattamento della superficie pittorica,
tanto che spesso si sono usati termini come 'Bad Painting', ‘Stupid Painting’ e ‘Punk Art’,
ovvero arte cattiva, stupida e da due soldi.
Tuttavia, il Neoespressionismo segna
il ritorno alle forme, abbandonando l’anarchia degli anni immediatamente precedenti.
Tra i principali esponenti del Neoespressionismo ricordiamo: Julian Schnabel,
David Salle, Jean-Michel Basquiat, Georg Baselitz, Anselm Kiefer, Sandro Chia,
Rosso Fiorentino, Enzo Cucchi, Francesco Clemente, Mimmo Paladino, Ernesto Tatafiore e Lucian Freud.
NEOEINPRESSIONISMO
Il termine "Neoimpressionismo" viene usato per la prima
volta dal critico francese Félix Fénéon nel 1886 con la pubblicazione della
recensione della "Ottava mostra impressionista", nella quale, scrivendo dell’opera di Georges
Seurat, dal titolo "Una domenica pomeriggio all'isola della Grande Jatte",
descrive la tecnica del Pointillisme, ovvero del Puntinismo.
Il
Puntinismo è un'originale tecnica pittorica, basata selle nuove teorie scoperte
sulla luce e sui fenomeni ottici dei colori: la "Loi du contraste simultané des
couleurs" (Legge del contrasto simultaneo dei colori), secondo la quale, due
tinte complementari, se accostate, amplificano la loro luminosità.
Per la
verità Georges Seurat, aveva chiamato la sua tecnica ‘cromo luminarismo’
volendo rendere subito l’idea, ma evidentemente il nome dato da Félix Fénéon
si impose su tutti.
Il Neoimppressionismo è stata una meteora nella storia
dell’arte, tuttavia ha lasciato il suo segno, in particolare nelle opere dei
seguenti artisti: Georges Seurat, Paul Signac, Camille Pissarro, Charles Angrand,
Luce Maximillian, Theo Van Rysselberge, Leo Gausson, Albert Dubois-Pillet,
Emile Gustave Cavallo-Peduzzi, Lucien Pissarro, Toulouse Loutrec e Leo Gausson.
NEOPLASTICISMO
Il Neoplasticismo o "de stijl" (Lo stile) è un movimento artistico nato in Olanda
nel 1917, quando Theo Van Doesburg e Piet Mondrian pubblicarono il
“Manifesto De Stijl” descrivendo il loro ideale di arte, “astratto, essenziale e
geometrico”.
Nell’arte neoplastica, lo spazio e l’ordine dell’universo
vengono rappresentati con elementi semplici, come linee, quadrati e colori primari.
“Ciò che intendo dire con forma mutuata dalla natura
in contrapposizione a forma plastica è: albero contrapposto a linea; rosa rossa
contrapposto a rosso tondo, ecc. “
Theo van Doesburg
NEOROMANTICISMO
Il prefisso neo ha il significato di nuovo, e dunque con il termine
Neoromanticismo, si vuole riferirsi ad una nuova e rinnovata forma romantica,
una forma indubbiamente teatrale e che tendeva ad unire elementi romantici e surrealisti.
Il movimento sorse come reazione al naturalismo e si diffuse in Gran Bretagna
tra il 1935 e il 1955, tuttavia il termine Neoromanticismo fu coniato dal critico
e editore Charles Raymond Mortimer Bell solo nel 1942, scrivendo della pittura di
John Egerton Christmas Piper, Graham Vivian Sutherland e Paul Nash.
Gli artisti che aderirono più o meno, consapevolmente al Neoromanticismo, guardavano soprattutto alle visioni di William Blake e Samuel Palmer.
NATURA MORTA
Per Natura Morta in arte, si intende un dipinto che
mostra oggetti inanimati e immobili, disposti spesso su un tavolo, dunque non
ritratti o vedute
panoramiche.
In generale nelle nature morte, sono dipinti fiori, frutta, verdura, pesci,
cacciagione, libri, oggetti, utensili da cucina e strumenti musicali. Anche se
la natura morta è un genere pittorico affermatosi tra la fine del 1500 e
l'inizio del 1600, non mancano nature morte in epoche precedenti e in epoche
successive.
Da un punto di vista geografico, il genere della “natura morta” è partito
dall'Olanda, per poi passare in Francia (still-leven), Spagna (naturaleza
muerta), Italia, Germania (still-leben) e Inghilterra (still-life). Dunque il
genere della “natura morta”, ha interessato varie epoche e numerosi artisti in
varie nazioni.
Di seguito ne citiamo solo alcuni: Jan Brueghel il vecchio, Bernardo Strozzi,
David Teniers, Caravaggio, Giovanni Antonio Nessoli, Margherita Caffi, Evaristo
Baschenis, Pedro de Camprobin, Juan de Arellano, Giovanna Garzoni, Francisco
Zurbàran, Antonio de Pereda, Laura Bernasconi, Paolo Porpora, Pieter Claesz,
Jean Siméon Chardin, Abraham van Beyeren, Fede Galizia, Willem Kalf, Eugène
Delacroix, Gustave Courbet, Paul Cézanne, Vincent van Gogh, Henri Matisse,
Georges Braque e Pablo Picasso.
Visita il Museo della Natura Morta,
presso la villa Medicea di Poggio a Caiano (Prato). Nel museo è esposta
la più importante collezione di nature morte d'Europa, con circa 200 dipinti
provenienti dalla collezione dei Granduchi di Toscana.
NATURALISMO
Il Naturalismo è una corrente artistica nata in Francia intorno al 1846, a opera
del filososo Hippolyte Adolphe Taine e degli scrittori Honoré de Balzac, Gustave
Flaubert e Émile Zola, secondo i quali, le leggi della natura sono valide per
spiegare
il mondo, e l'uomo è sempre soggetto a condizionamenti biologici e sociali,
dunque occorre riprodurre la natura, senza trasfigurazioni o interpretazioni
personali dell'autore.
Il Naturalismo parte dalla Francia, ma si espande
rapidamente anche in Germania, grazie alle opere del pittore Adolph von Menzele
e in Belgio, con le opere del pittore Constantin Meunier.
Il biografo
Giovanni Pietro Bellori (1672) fu il primo in Italia, ad applicare il termine
“Naturalismo” a quella pittura che, allontanandosi dal manierismo, cercava di
copiare fedelmente la natura, perché secondo Bellori, le idee, non sono presenti
a priori nella mente umana, ma vengono ispirate grazie alla contemplazione della
Natura.
L'arte naturalista si sviluppa in continuità con il realismo, dal
quale trae l'allontanamento dall'idealismo classico e influenzerà lo stile dei
Macchiaioli. I termini 'naturalistico' e 'realistico' sono infatti spesso usati
come sinonimi, anche se la loro definizione non è rigore uguale.
NAZARENI
Il gruppo dei Nazareni ha origine in Austria a opera di
un gruppo di sei giovani pittori che riteneva che l’arte dovesse avere propositi
religiosi e patriottici.
Il 10 luglio 1809 i pittori Friedrich Overbeck,
Franz Pforr, Ludwig Vogel, Konrad
Hottinger,
Josef Wintergerst e Joseph Sutter fondano dunque la Lukasbund ovvero la Lega di
San Luca, giurando di attenersi alla verità, di combattere la pittura accademica
e di proporre con ogni mezzo la vera arte.
Nel 1810 Friedrich Overbeck,
Franz Pforr, Ludwig Vogel e Konrad Hottinger alloggiano a Roma nel monastero in
disuso di Sant’Isidoro (presso Trinità dei Monti), vivendo una vita quasi
monastica. A questo primo gruppo si uniranno altri giovani pittori, tra i quali
anche Peter Cornelius.
Il nome Nazareni inizia a essere usato scherzosamente dalle persone intorno al
1817 proprio per il loro stile di vita monastico e per le capigliature
“bibliche”. Nel 1817 il gruppo dei Nazareni ottiene dal console generale di
Prussia a Roma, il lavoro di decorare una sala del Palazzo Zuccari, oggi salone
di ricevimento della Biblioteca Hertziana.
Nel 1819 il gruppo dei Nazareni
si scioglie; l’occasione è una mostra collettiva fatta per la visita
dell’imperatore d’Austria. Il principe Luigi I, apprezza enormemente i loro
lavori tanto che li invita a trasferirsi. A Roma rimarrà Friedrich Overbeck che
morirà nel 1869.
NEOCLASSICISMO
La vicenda del neoclassicismo inizia intorno al 1750
per concludersi con la fine dell'impero